È stata presentata la monografia di Egidio Budicin

"Tra creazione e restauro"

CMM, Piazza degli Squeri 5, Rovigno
giovedì 25 aprile 2024 - giovedì 25 aprile 2024


Organizzata dal Museo della Città di Rovinj-Rovigno, giovedì 25 aprile 2024, presso il Centro Multimediale di Rovigno, si è tenuta la presentazione della monografia "Tra creazione e restauro" sull'eccelso pittore e restauratore rovignese Egidio Budicin.
Neanche il tempo piovoso ha impedito ai numerosi estimatori dell’opera del pittore accademico ed eccellente restauratore Egidio Budicin di presenziare alla presentazione della monografia Egidio Budicin. Između stvaranja i obnavljanja / Tra creazione e restauro. Anche se Egidio non vive a Rovigno da molti anni, la sua città natale lo ha accolto con particolare calore.
Dopo il saluto introduttivo della direttrice del museo, Vilma Bartolić e i ringraziamenti spontanei di Egidio Budicin, che si è rivolto al pubblico in dialetto rovignese, il sindaco di Rovigno Marko Paliaga si è rivolto ai presenti, esprimendo la soddisfazione per il fatto che la città abbia partecipato nella realizzazione di un libro dedicato a un loro concittadino.
In seguito ha preso la parola Boris Mostarčić, direttore dell’Istituto croato di restauro, coeditore della monografia, nel quale Egidio Budicin ha trascorso gran parte della sua vita professionale lavorando come restauratore. Ha evidenziato che la maggior parte dei restauratori che lavorano presso l’Istituto sono allo stesso tempo anche artisti, ma che questa è la prima monografia che valorizza sia il lavoro artistico sia quello di restauro.
Iva Körbler, storica dell’arte e autrice di parte della monografia che tratta l’attività creativa di Budicin, ha iniziato rilevando l’importante ruolo svolto da Rovigno nell’espressione pittorica della seconda metà del Novecento e sul fatto che questa monografia preparerà il nostro pubblico artistico al paesaggio istriano astratto e purificato di Egidio Budicin. Ha sottolineato soprattutto che nella pittura croata non esiste artista come Budicin il cui prisma bianco-nero abbia colore, perché il nero di Egidio è il nero che assorbe la luce e in esso si vede il riflesso del sole. Egli è un artista sensibile che non si presenta con grande gestualità, bensì con l’astrazione monocromatica meditativa, che è il tratto riconoscibile e irripetibile di Egidio Budicin.
Con questa monografia Budicin è stato inserito nelle correnti principali della pittura croata e ai vertici della professione alla quale apparteneva, ma poiché non esponeva molto, è rimasto meno noto all’opinione pubblica.
Boris Mostarčić ha poi letto la relazione di Ferdinand Meder, che non è solo l’autore del testo che tratta l’attività di restauratore di Budicin, ma anche suo collega e amico di lunga data. È stato brevemente descritto il suo percorso di vita professionale, dal primo impiego presso il Museo archeologico dell’Istria fino al lavoro con i giovani presso l’Accademia di Belle Arti di Zagabria, durante il quale ha restaurato opere d’arte provenienti da quasi tutta la Croazia.
La direttrice Vilma Bartolić ha trattato l’attività di design di Budicin presso rinomate aziende turistiche istriane, motivo per cui ha dato il suo tocco anche nella progettazione della monografia stessa, curata da Tina Ivezić. Ha ringraziato in particolare lo storico dell’arte ed ex direttore del Museo di Rovigno Argeo Curto, che è stato compagno di stanza di Egidio durante gli studi e ha organizzato e scritto la prefazione al catalogo della sua prima mostra tenutasi nel 1975 e senza il cui aiuto sarebbe stato difficile raccogliere le opere dalle istituzioni e collezioni private, nonché Elizabeta Rogović e Tajana Ujčić che hanno redatto la monografia, oltre naturalmente a coloro che hanno supportato finanziariamente la realizzazione della monografia: la Città di Rovinj-Rovigno, il Ministero della cultura e dei media della Repubblica di Croazia e la Comunità turistica della Città di Rovinj-Rovigno.
 
 
Breve biografia di Egidio Budicin
 
Egidio Budicin è nato nel 1946 a Rovigno. Amava disegnare fin da bambino, quindi all’epoca in cui c’era penuria di carta, riempiva di disegni ogni pezzo di carta usata su cui poteva mettere le mani. Disegnava anche sui quaderni scolastici, cosa che i suoi insegnanti, ovviamente, non approvavano.
È cresciuto nella città natale in un periodo in cui Rovigno stava lentamente ma inesorabilmente perdendo i propri abitanti, tanto che agli inizi degli anni ‘50 era rimasta pressoché deserta, perché la maggior parte della popolazione sfruttando le possibilità della cosiddetta seconda opzione (secondo esodo) si era trasferita in Italia. Ai tempi in cui frequentava il liceo, pittori, scrittori e altri intellettuali provenienti da tutta la Jugoslavia si erano già stabiliti nelle case abbandonate ed avevano
dato vita al cosiddetto Circolo artistico rovignese. Proprio prima della partenza di Egidio per Zagabria per frequentare l’Accademia di Belle Arti aveva iniziato ad operare a Rovigno la Colonia artistica Rovigno / Umjetnička kolonija Rovinj.
Oltre ai pittori con cui aveva socializzato nella sua città natale e ai professori dell’Accademia, Egidio era rimasto profondamente colpito dalla mostra di pop art nella Galleria d’arte contemporanea di Zagabria nel 1966, in particolare dalle opere di Robert Rauschenberg e Richard Hamilton.
Al secondo anno di studi, a causa di un cambiamento nella politica delle borse di studio in seguito alla riforma economica, rimase senza borsa di studio, cosicché continuò la sua formazione universitaria grazie all’aiuto economico del fratello Alceo e della sorella Mariucci.
Dopo aver conseguito la laurea nella classe del professor Ivo Šebalj, torna a Rovigno, e frequenta la Scuola Mosaicisti del Friuli a Spilimbergo, in Italia. S’impiega presso il Museo archeologico dell’Istria a Pola e poi come designer nell’azienda turistica “Plava laguna” a Parenzo. Dopo un breve
periodo lavorativo nell’Assemblea comunale di Rovigno, è assunto dall’azienda turistica “Jadran” di Rovigno, pure come designer.  Dopo essersi iscritto allo studio specialistico post-laurea in restauro a
Lubiana, si è impiegato brevemente nell’Istituto regionale per la tutela dei monumenti culturali a Fiume e poi presso il Museo civico di Rovigno (oggi Museo della Città di Rovinj–Rovigno). Oltre ad essere pittore e restauratore, a Rovigno era noto anche come sassofonista e membro degli iconici gruppi rock rovignesi Grešnici e I Cannibali.
Dal 1983 Egidio vive, lavora (Istituto per il restauro di opere d’arte, cioè Istituto croato di restauro e poi Accademia di Belle Arti) e crea a Zagabria, ma rimane indissolubilmente legato a Rovigno.
Nonostante sia in pensione dal 2011, Egidio è ancora attivo sia come restauratore sia come artista.
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