SOGNO DI UNA NOTTE D'ESTATE

Collezione Henry Stag

Museo della Città di Rovinj - Rovigno, Trg m. Tita 11 (Grande Galleria, I piano)
sabato 18 agosto 2018 - lunedì 1 ottobre 2018


Il Museo della Città di Rovinj-Rovigno, sabato, 18 agosto alle ore 19:00 inaugurerà sollenemente la mostra „Il sogno di una notte d’estate“ e presenterà al pubblico del nostro paese le opere di una decina di eccezionali artisti. Verranno esposte opere d’arte di alto valore stimato già esposte in prestigiose gallerie e musei a Zagabria, New York, Montreal, Berlino, München, Nürnberg, Venezia, Roma e in molte altre città. In tale occasione i visitatori avranno l’opportunità di prendere visione dell’opera di artisti rispettabili: Tomislav Buntak, Dieter Cornels-Veer, Anton Höger, Petra Lovreković, Spartak Dulić ed altri. Per aver avuto la disponibilità di questa mostra si deve ringraziare Henry Stag, artista zagabrese-berlinese e collezionista nonché fondatore dell’agenzia Henry Stag Art Agency. Fra l’altro, verranno esposte anche opere di uno dei più importanti e rinomati artisti croati dei giorni nostri, presidente della Società croata delle belle arti - HDLU e decano dell’Accademia delle belle arti a Zagabria, prof. Tomislav Buntak. I visitatori del Museo della Città di Rovinj-Rovigno hanno avuto l’occasione di vedere le opere di Dieter Cornels-Veer, che purtroppo non è più fra noi, spesso e per valore paragonate a Beuys, Richter e Kandinskim, alla mostra personale „Funkenschlag“ contemporaneamente a Joan Miro. Quest’anno verranno esposte ulteriori quadri dell’operato di questo eccezionale pittore tedesco. Anton Höger, altro artista tedesco a questa mostra, è altrettanto stato già presentato al pubblico croato alla mostra personale „Ravnoteža / Equilibrio“ nel 2017 al Padiglione zagabrese di Meštrović. La mostra è stata organizzata in collaborazione con la Società croata delle belle arti - HDLU ed ha entusiasmato il pubblico croato e la critica e le è stato attribuito il riconoscimento di una delle più efficaci collaborazioni culturali della Germania e della Croazia. Alla mostra vedremo anche opere della famosa artista croata Petra Lovreković, i cui quadri sono stati esposti nel Museo Mimara a Zagabria nel 2017, nonché quadri appartenenti all’opera degli artisti Spartak Dulić e Marija Kondres, che con numerose mostre nel nostro paese e all’estero hanno già lasciato una profonda traccia ed hanno ricevuto molteplici riconoscimenti nel settore dell’arte. Accanto a quanto citato, la mostra offre opere anche di altri artisti appartenenti alla collezione di Henry Stag, opere che verranno scoperte soltanto a questa solenne inaugurazione. Questo spettacolo culturale verrà esposto sulle pareti di tutto il primo piano del Museo, onde poter presentare al pubblico più di 50 opere di questi eccezionali artisti.

Sulla collezione di Henry Stag

„Nell’agenzia artistica d’autore – veramente una collezione di quadri – del promotore polivalente dell’arte audiovisiva Henry Stag, troviamo, immerso fino all’impugnatura, lo Strato saturo, impregnato di una nube coloristica internazionale e splendente di luce creata apparentemente da una cacofonia ottica, a dire il vero oggettivata da un caleidoscopio pittorico fondato sul principio dell’unità del diverso. Lo immaginiamo con la combustione dell’asse verticale che come frattali pittorici si dirama con il principio dell’organizzazione automatica al di sopra dell’equipollenza media orizzontale, piatta e portata a far scompigliare tutto.

Guardando la collezione di Stang notiamo l’albero pittorico della vita artistica che pulsa, le cui radici sono profonde nella terra, il tronco in aria e la chioma – che sempre anela al cielo, al principio cosmico – nell’atmosfera. La collezione è stata raccolta inconsciamente, con la partecipazione del subconscio e coscentemente. Henry raccoglie i quadri con fervore e con un ibrido visivo unifica ciò che sembra incompatibile – artisti tedeschi e croati affermati ed eccezionali le cui svariate poetiche collegano l’abilità e la maestria della realizzazione pittorica e il valore delle visualizzazioni presentate.

Si tratta del lodevole ripristino e della compenetrazione del contatto internazionale delle mani – di un armonioso compenetrarsi delle dita che con la proiezione metaforica della lanterna magica creano un mosaico inverso – l’ombra colorata sulle pareti della galleria – collegato da spiccate sensazioni coloristiche. Con i motivi e la spiccata artisticità, il repertorio pittorico si aggira dall’iperimmagine, dalla variante pop art, attraverso fantasie armoniose e spirituali, allucinazioni ottiche, fino a rappresentazioni emotivo-mentali astratte e sublimazioni erotiche con cui la mostra viene collegata in maniera sconessa, apparentemente, mette in armonia ciò che è disarmonico. L’immagine (quadro – forma – personaggio) e perciò la colorata sensazione luminosa della trama rappresenta anche la connessione chiave degli aspetti polivalenti e dello sguardo creato da più prospettive. Viviamo un una cultura essenzialmente visiva impregnata da un’infinità di immagini, nel periodo del trionfo della superfice dell’estetica e della singolare inflazione dell’immagine di ampio concetto significativo, perché siamo ancorati, legati, posti in mezzo alla gallasia spirale delle immagini che per niente possiamo concepire ed immaginare. L’azione dei pittori e la reazione degli osservatori nei confronti del quadro.”

Željko Marciuš

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