Danko Friščić

"Influenza dei raggi Gamma sulla psiche 2-Slikoidy analogico"

Chiesa di S. Tommaso, Via Del Monte, Rovigno
mercoledì 14 agosto 2019 - sabato 31 agosto 2019


Senza un’osservazione approfondita, a prima vista è chiaro che Danko dipinge con leggerezza e domina il pennello e il colore con leggerezza e sovranità. Arte che gli rende possibile di concentrarsi sui suoi pensieri e sogni, e l’esecuzione stessa diventa quasi accessoria, perché si crea da sé. Dalla sua calligrafia fuoriesce una forte espressione e sensualità. I suoi quadri irradiano un’espressione spontanea, perché egli può realizzare e realizza la sua realtà sognata con movimenti semplici, senza saturazioni di materiale pittorico, ciò che dipinge in un attimo diventa chiaro e limpido. Il colore è un elemento importante sia che si tratti di motivi cromatici ricchi o in bianco e nero, di quadri con la componente scura e chiara, tutto ciò è a servizio del significato simbolico del viaggio attraverso il mondo mistico e allo stesso tempo reale del racconto che Danko Friščić narra.
"Influenza dei raggi Gamma sulla psiche 2-Slikoidy analogico"

L’opera artistica di Danko Friščić è difficile da descrivere, perché per poter descrivere la sua arte è necessario inanzitutto riconoscerla. Infatti, si tratta di un artista che con la sua attività narra un racconto. Indipendentemente se egli (l’artista) stia per entrare sul tram, sia in riunione, al caffè o se si sta ristabilendo da un attacco d’asma che lo tormenta. Semplicemente, egli per tutto ha un racconto. La sua pittura è al pari soggetta sia a lui sia al suo racconto, perché Danko narra il racconto di tutto ciò che in un dato momento lo occupa. Ogni sua azione provocata diventa un evento complicato, una performance!

L’opera artistica di Danko è una miscela di tutte le espressioni del momento attuale: dai nuovi media come il video e la fotografia, i performance e fino alla pittura classica in cui c’è posto per la post-pop-art, l’espressionismo, il simbolismo, la fantasia e la metafisica. Tutte queste espressioni sono al servizio del semplice paradigma che lo tormenta di continuo ed è con lui ad ogni passo. Attraverso la sua problematica possessiva rivolta di continuo la tecno-civiltà contemporanea, l’ecologia urbana, la globalizzazione con le conseguenze che attendono la comunità e il singolo. La sua resistenza a questa sofferenza si esprime attraverso il racconto, il suo racconto, in cui il confine fra realtà e finzione è sempre attorno a lui, indefinito, inesistente, contemporaneamente tutto è veritiero e reale, ma anche mistico o fantasioso. Questa è la chive per osservare i suoi quadri.

I suoi quadri esposti e le altre opere di espressione diversa sono misteriosi ed è difficile scoprirli, come del resto anche il titolo stesso di questa mostra. Con il linguaggio artistico narra il racconto che interpreta altrettanto anche attraverso i suoi gesti, la lingua, il comportamento in genere. Non cerca i motivi, gli si impongono attraverso i suoi incubi giornalieri-notturni e deve immediatamente reagire a loro. Però, è impotente perché non può tenere tutto sotto controllo al medesimo tempo. Si abbandona perciò alla fantasia che ha l’effetto uguale al sogno. Il suo mondo è contemporaneamente e sogno e veglia, che riflette nei suoi quadri attraverso la pseudofigurazione e la pseudoastrazione contemporaneamente.

L’unico modo che Danko metta in equilibrio il suo stato di contemporanea realtà di natura materiale da quello atomico o addirittura del mondo subatomico e fino al suo mondo intimo inconscio e mistico è quello di creare dei racconti. Nei suoi quadri la fantascienza trova un suolo fertile, perché così nella maniera meno dolorosa può mettere a confronto l’intelletto con gli stimoli esterni ed interni. Le sue visioni sono in lotta attraverso il misticismo della fantascienza e della realtà, ciò che vede e ciò che pensa di vedere o che desidera vedere. La conoscenza diventa così quell’incubo notturno che lo tormenta mentre sogna da sveglio.

Trasforma questi suoi sogni in quadri su tela con abilità, da maestro. Senza un’osservazione approfondita, a prima vista è chiaro che Danko dipinge con leggerezza e domina il pennello e il colore con leggerezza e sovranità. Arte che gli rende possibile di concentrarsi sui suoi pensieri e sogni, e l’esecuzione stessa diventa quasi accessoria, perché si crea da sé. Dalla sua calligrafia fuoriesce una forte espressione e sensualità. I suoi quadri irradiano un’espressione spontanea, perché egli può realizzare e realizza la sua realtà sognata con movimenti semplici, senza saturazioni di materiale pittorico, ciò che dipinge in un attimo diventa chiaro e limpido. Il colore è un elemento importante sia che si tratti di motivi cromatici ricchi o in bianco e nero, di quadri con la componente scura e chiara, tutto ciò è a servizio del significato simbolico del viaggio attraverso il mondo mistico e allo stesso tempo reale del racconto che Danko Friščić narra.

Dario Sošić
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