Bruno Mascarelli
Bruno Mascarelli (Sarajevo 1926 - Rovigno 2019). Ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti a Belgrado, sezione per la scultura (nella classe di Toma Rosandić, Lojze Dolinar e Sreto Stojanović) e poi a Zagabria. All'Accademia di Belle Arti a Zagabria si iscrive nell'anno accademico 1948-1949, nella classe del professore Ernest Tomašević. Lavora anche presso l'Oglasni zavod Hrvatske (Agenzia pubblicitaria croata) a Zagabria, inizia anche ad espore alla mostra collettiva al Majski salon / Salone di Maggio nel 1947. Dopo l'Accademia di Belle Arti a Zagabria, nel 1949, arriva a Rovigno, dove si stabilsce e innesta un’intensa attività artistica. Inaugura la prima mostra personale il primo maggio 1951 alla Casa della cultura di Rovigno. In quello stesso anno partecipa con venti xilografie al Soesman kabinet di Rotterdam. A Fiume espone alla mostra dell'ULUH (Associazione degli artisti di arte figurativa della Croazia). Nel 1952 espone alla mostra Mlada hrvatska grafika / Grafica giovanile croata a Zagabria. In autunno, sempre del 1952, partecipa a Belgrado con una personale alla mostra del Grafički kolektiv / Collettivo grafico, vi presenta trenta opere e la critica lo definisce "artista di talento sincero e vero" che introduce un nuovo modello nella nostra pittura, l'arte italiana contemporanea. I modelli citati sono quelli del Novecentismo italiano. Viene invitato a Richmomnd negli Stati Uniti alla mostra degli Artisti del realismo magico, quindi a Katowice a una mostra di disegni. Raduna una vasta cerchia di colleghi artisti istriani, fiumani e belgradesi e zagabresi con i quali aveva stretto amicizia nel corso degli studi. Studia la tecnica dell'affresco con Pino Casarini a Verona nel 1953 e l'anno successivo con Zora Matić e Slobodan Vuličević istituisce il Museo civico di Rovigno. Ha fondato la "Scuola di Rovigno", un gruppo di artisti che ha generato anche la "Colonia Artistica di Rovigno". Alla fine del 1955 ha la prima personale in Italia. Da allora la sua attività espositiva si svolge prevalentemente all'estero. Nei primi anni Sessanta si trasferisce prima a Milano e poi a Parigi. Ha esposto in numerose gallerie e musei del paese e del mondo. Egli rimane attaccato in modo permanente e fedele al suo indirizzo di Rovigno, nonché alle attività relative al Museo civico della città di Rovigno e della Colonia artistica di Rovigno. E' stato più volte premiato ed elogiato per il suo lavoro artistico. Nel 2006 è stata pubblicata la sua monografia e gli è stata attribuita un’onorificenza speciale della Città di Rovigno. Viveva e lavorava a Parigi e a Rovigno.
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